Dopo le recenti nomine UE, Giorgia Meloni valuta un rimpasto di governo. Cosa potrebbe cambiare nelle deleghe.
Le recenti nomine all’interno delle commissioni europee hanno spinto la premier Giorgia Meloni a riflettere su un possibile rimpasto di governo. La decima legislatura dell’Unione Europea ha visto l’Italia ottenere la presidenza della commissione Ambiente (Envi) con Antonio Decaro del Partito Democratico, e la presidenza della sottocommissione Fisc, riguardante le questioni tributarie, con Pasquale Tridico del Movimento 5 Stelle.
Nonostante questi successi, il centrodestra italiano è rimasto in una posizione meno rilevante rispetto a Spagna, Polonia e soprattutto Germania, che ha ottenuto sette presidenze di commissione. Come riportato da ilmessaggero.it
Ipotesi di rimpasto e successione di Fitto
La questione più urgente per il governo italiano riguarda la sostituzione del ministro Raffaele Fitto, il principale candidato a trasferirsi a Bruxelles. Fitto attualmente detiene le deleghe per il PNRR, la Coesione, il Sud e gli Affari Europei, un mix di responsabilità che potrebbero essere suddivise tra diversi esponenti del governo.
Una delle opzioni più considerate è quella di assegnare il PNRR e la Coesione a Giovanbattista Fazzolari, attuale sottosegretario, mentre gli Affari Europei potrebbero andare a Edmondo Cirielli, viceministro, e la delega per il Sud a Nello Musumeci, ministro.
Tuttavia, questo approccio è stato sconsigliato dallo stesso Fitto, che ha sottolineato l’importanza di mantenere l’interconnessione tra queste materie. Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di affidare tutte queste deleghe a una sola persona di fiducia della premier, come il sottosegretario Alfredo Mantovano.
Tuttavia, Mantovano ha già declinato la proposta, citando l’eccessivo carico di lavoro legato ai suoi attuali compiti, tra cui la supervisione dei servizi di informazione e sicurezza e la guida del dipartimento Antidroga.
Prospettive per il centrodestra in Italia e a Strasburgo
Il rimpasto di governo, se attuato, potrebbe coinvolgere anche la sostituzione dei sottosegretari dimissionari Vittorio Sgarbi e Augusta Montaruli, oltre a nuove nomine per rafforzare il governo.
Tra i possibili candidati per Fratelli d’Italia ci sono Marco Osnato, Letizia Giorgianni e Ylenia Lucaselli. Per Forza Italia, i nomi circolanti sono quelli di Letizia Moratti e dell’ex deputato Andrea Mandelli, mentre per la Lega potrebbe avanzare Claudio Durigon, attuale sottosegretario al Lavoro.
In ambito europeo, il centrodestra italiano ha subito un duro colpo, dovendosi accontentare di posizioni minori. L’onda blu del Partito Popolare Europeo (PPE) non ha trascinato Forza Italia, lasciando i berlusconiani senza la presidenza della commissione Affari Costituzionali, che detenevano negli ultimi cinque anni. La mancata riconferma di Ursula von der Leyen, sostenuta dal PPE, è stata attribuita anche alla mancanza di voti da parte di Fratelli d’Italia, contribuendo a un clima di tensione all’interno del gruppo europeo.